mercoledì 4 dicembre 2013

Infanzia





Un raggio di sole colpisce le foglie che fanno idealisticamente da tetto al villaggio di Vallidol , l’ombra si proietta sul selciato sottostante , mentre i raggi filtranti vanno a riflettersi su di una bottiglia di vetro finemente plasmata che fa bella mostra sul bancone di una delle tante bancarelle presenti nella piazza, dietro ad essa si riflettono due occhietti curiosi di un piccolo bimbo che sorride al caleidoscopio di colori generate dal raggio di sole che rimbalza sul vetro colorato.
La piazza brulica di persone affaccendate, nonostante il considerevole numero gli esseri si muovono con una leggiadria ed un ordine del tutto inconsueto, il brusio del mercato e’ appena percettibile nella silenziosa calma che la foresta emana, cupole d’argento si stagliano imponenti nel cielo pur rimanendo ben al di sotto del manto di foglie delle secolari querce che formano l’antica foresta.
Guglie con ampissimi archi e pinnacoli finemente decorati guarniscono le facciate degli edifici piu’ imponenti , argento con filamenti d’oro zecchino impreziosiscono le strutture fatte per lo piu’ una solida lega e cristalli sottilissimi che fanno rimbalzare la poca luce filtrata dal manto di foglie, creando giochi di luce capaci di illuminare la cittadina come se fosse colpita direttamente dai raggi del sole.
Fine architettura , e sapiente maestria nel plasmare metalli , cristalli e preziosi trasuda da ogni singola struttura che compone la cittadella, dalla piccola casa di umile fattura fino ad arrivare all’imponente e maestoso palazzo, ogni minimo particolare e’ curato fino all’inverosimile ed ogni piccolo particolare contribuisce ad un imagine di insieme di grandezza che si percepisce guardando il paesaggio.
Due bimbi corrono felici per le strade del mercato , uno piu’ vivace , non perde occasione per fare capriole e saltellare tra i vari lastroni che compongono la pavimentazione del viottolo, l’altro imbronciato che lo rincorre agitando una mano sulla testa e augurandogli di sbucciarsi un ginocchio al piu’ presto, dietro di loro la madre estenuata sorride di nascosto , cercando di mantenere una maschera austera da genitrice richiamandoli alla disciplina.
Il bimbo piu gracile , porta biondi capelli lunghi raccolti in una treccia , in una mano agita un fazzoletto bianco con su ricamato il nome Nilisir, agitandolo schernisce l’altro bimbo che lo rincorre , il suo sguardo e’ vispo e furbo , controlla con meticolosa precisione ogni passo che compie , con grazia ed eleganza salta mantenendosi in equilibrio da un ciottolo all’altro.
Galathea , questo e’ il nome della bellissima donna che li segue con sguardo attento , con voce dolce ed un accento quasi del tutto impercettibile , li chiama a se “ Eruin , Nilisir e’ ora di andare a casa tornate qui “.
I due bimbi diligentemente si fermano , ma Nilisir non frena la sua corsa tirando una manata sulla faccia di Eruin , il quale con una smorfia di dolore restituisce il fazzoletto al fratello , non senza pero’ fargli notare che e’ sempre lento e goffo come un goblin.
I due ricominciano a schernirsi ma piano piano si avviano verso la bellissima madre.
E’ ormai tardi il vivido giallo dei raggi lascia lo spazio ad un roseo tramonto che colora l’orizzonte, il cielo inizia a punteggiarsi di stelle ed una pallida luna si affaccia in punta di piedi nella volta celeste…
Nella piccola casa di Eruin e Nilisir si respira un aria di allegria in questa serata, la famigliola ha appena finito di pasteggiare con uno stufato di patate e cervo, Nilisir ed Eruin giocano con i due nuovi giocattoli scolpiti per loro dal padre Galdor.
Ad Eruin e’ toccato un lupo da unire al piccolo branco di animali di legno che gia possiede mentre Nilisir pronuncia strane parole di fantasia impugnando nella mano una bacchetta di legno intarsiata.
Teodoro il cane di famiglia sonnecchia sul suo cuscino, muovendo ritmicamente la testa con un piccolo mugolio , Galathea sa che sta probabilmente sognando ancora i suoi ossi nascosti in giardino…

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento a questo post :