mercoledì 27 luglio 2016

Errando per Laitia - Interludio 1

De li Studi Sedentari et Scoperte Itineranti

La permanenza a Zena de lo illuminato Magistro Alburno fu lunga più del preventivato. Li misteri de la Regola Aurea si rivelarono sfuggevoli et a tratti anco mutevoli, ma l'Alchimia è scientia esatta, seppur basata su ragionamenti circostanziali, et così a volte per far quadrare una formula cabalistica occorrono taluni magheggi... o approssimazioni o quadrature... a seconda di quanto vogliate esser cristallini.

Invero lo saggio Alburno mi rivelò che lavorare a lo fianco di Ottavianus Firminus fu grandemente illuminante et occasione per ampliar le già vastissime conoscenze de lo nostro Magistro favorito, ma più che la parola diretta del sapiente di Zena poté la quantità spropositata di tomi ch'egli custodiva ne lo suo studio privato.
Alburno passò giorno et notte a scartabellare, relegando a lo sonno giusto le ore necessarie per non collassare. Per uno limitato periodo di tempo sperimentò una tecnica appresa da lo folle Paculbio, suo mentore precedente, secondo la quale sonnecchiando per uno quarto di clessidra ogni quattro piene fosse possibile restar sveglio indefinitamente. Crollò a faccia in giù sui tomi dopo nemmeno due girodì et Firminus si arrabbiò molto per la bavetta trovata su le pagine ingiallite et delicate di sua proprietà. 

L'impresa che davvero rende lo Magistro Alburno degno di menzione è lo fatto che riuscì a portare avanti lo sviluppo de la Regola Aurea et contemporaneamente ad applicarne li principi a le notioni da lui già padroneggiate, di fatto perfezionando la sua già magnificente opera.
Stabilizzò la formula de lo filtro azzurro, Imago Mentis, rendendolo maggiormente duraturo et affidabile a prezzo di uno piccolo effetto collaterale ne le distillazioni meno pure. Un inconveniente che l'alchimista, confidente nella eccellenza della sua opera, ritenne minore et perfettamente trascurabile.
Raffinò et battezzò lo suo filtro di cura universale, appellandolo Panacola, di colore scuro, da ingerire in caso di malattia et avvelenamento o da versare direttamente su ferite aperte et fresche per accelerarne la rimarginazione. La più grande vittoria fu a tal riguardo quella di dare alla sostanza un sapore dolciastro, gradevole al palato et una bizzarra effervescenza.
Infine, ma primo per importanza, studiò su le carte et tomi antichi la posizione di cave et giacimenti in tutta Laitia ove poter trovare li ultimi componenti per compiere lo suo più grande et prossimo progetto, lo primo vero passo verso la grandezza: la Crisopea, nota ai più col nome di Pietra Filosofale.

Tutto questo mentre, per pagarsi vitto et alloggio, Alburno prestava aiuto con scartoffie e commesse de lo Magistro Firminus, che per un ausilio di tale eccelsa competenza avrebbe potuto dimostrarsi più che generoso ma che invece si limitò ad offrire uno giaciglio ne lo sgabuzzino de le scope et pasti appena appetibili. Sempre sotto lo sguardo storto et annoiato de lo buon Fidenzo.

De li suoi compari lo Magistro non ebbe notizie per lungo tempo, ma quando la formula de la Regola Aurea fu infine prossima a la stesura definitiva et le possibili future mete iniziarono ad esser chiare, egli volle scriver loro per ricostituire lo gruppo che aveva riscosso successi et compiuto atti eroici ne li mesi precedenti.
Lo primo a cui scrisse fu Frandonato di Tauria, che sapea esser in quel di Pelopia, assieme a Tristano. Gli domandò se lo Peregrino Scarlatto avesse avuto più rogne con li uomini di Gualfero di Epilorna et se entrambi fossero disposti a partire, di lì a breve, per nove avventure.
Infine scrisse a Serafino o, come gradiva esser chiamato a causa de lo suo infame passato, Magellino. Lo ragazzo, da quel che sapea, era rimasto in quel di Leceria et così indirizzò la missiva a la divina Xeriana, chiedendo di recapitarla et sperando che lo giovine ricco di coraggio, valore et astuzia fosse pronto a rimettersi al lor servizio.
Mai Alburno ebbe occasione di viaggiare con compagni più valenti di quei tre, e mai mancò occasione per ribadirlo, et si sarebbe sentito notevolmente più al sicuro con loro al suo fianco, su lo vecchio carretto da formaggiaro trainato da lo fido mulo Grullo.

lunedì 18 luglio 2016

Ottobre 1879

BANDITI E BARONI
La Guerra delle Ferrovie infuria, mentre la Iron Dragon, la Dixie Rails e la Bayou Vermillion si fanno strada fino al Commonwealth della California, Smith&Robards bloccano la corsa delle altre compagnie a Denver, Colorado: la Wasacht è ferma, Black River e Union Blue preferiscono invece pestarsi i piedi nel Mid-West.
Le dichiarazioni di Mina Devlin:
"L'attacco al convoglio è stato facilmente respinto, ci sono stati dei feriti anche tra i civili ma la Black River fornisce assistenza medica completamente gratuita in questi casi ed un adeguato rimborso economico nelle circostanze più sfortunate."
"Non possiamo eliminare del tutto i rischi nel viaggiare attraverso terre selvagge che fino a pochi mesi fa erano devastate dalla guerra, ma le nostre linee sono le più sicure, presto anche la seconda classe godrà di carrozze armate."
"I rapporti con la Union Blue possono essere ricuciti, ma Mr Chamberlain deve dimostrare di non essere coinvolto in quanto accaduto. Sono in corso indagini congiunte."
L'ex Generale unionista di contro ribatte:
"Mi sembra ovvio che le altre compagnie di zona (Wasacht e Denver Pacific ndr) abbiano timore di una possibile alleanza tra Union Blue e Black River e questo attacco è palesemente volto a minare i nostri accordi."
"Abbiamo valide risorse ed in circostanze come queste il completo appoggio dell'esercito dell'Unione, i banditi verrano stanati, smascherati e consegnati alla giustizia entro la fine dell'anno. Ogni informazione utile a riguardo verrà ricompensata generosamente."
"Mrs Devlin ha dimostrato di saper gestire gli affari di famiglia egregiamente, nonostante il lutto per suo marito, non si farà gettare fumo negli occhi dalla concorrenza. Ne verremo fuori e saremo più forti che mai."
Anche Darius Hellstromme si è lasciato sfuggire qualche commento sulla faccenda:
"Le insinuazioni di Chamberlain non mi toccano, se pensa che la mia compagnia sia coinvolta in questa faccenda sbaglia di grosso."
"Chamberlain e la Devlin giocassero alla caccia agli indiani, la Wasacht ha cose più importanti a cui pensare. Noi guardiamo ad Ovest, al futuro."
"Non c'è accordo con la Denver Pacific, ma non importa, abbiamo la tecnologia a pietra fantasma numero uno al mondo, creeremo altre strade."

SALOON IN FIAMME A DODGE CITY
Notte di follia nella cosiddetta "Città della Pace", il Longhorn Inn è stato dato alle fiamme in seguito ad una rissa senza precedenti.
Ritrovati alcuni corpi carbonizzati, si contano una ventina di feriti tra cui il vice Wyatt Earp intervenuto per placare gli animi ma che stavolta sembra aver avuto la peggio.
Il locale non è nuovo a questo genere di colluttazioni, si dice che il tutto sia scaturito da una mano di poker non andata nel verso giusto.
Il Longhorn rimarrà chiuso a tempo indefinito per indagini sulle circostanze dell'accaduto e messa in sicurezza dell'edificio.

AGGUATI PELLEROSSA LUNGO LA CHRISHOLM
Lo sceriffo federale Alfred Chapman informa i mercanti e viaggiatori di Kansas ed Oklahoma del debellamento della banda di fuorilegge responsabili delle recenti aggressioni e sparizioni avvenute lungo la pista Chrisholm.
Si trattava di un gruppo di nativi dissidenti che, tiene a precisare, non ha alcuna affiliazione con le tribù del Coyote.
I banditi ricevevano informazioni sulle potenziali vittime da una guida seminole piuttosto conosciuta nelle terre dei bianchi, oggi unico superstite della banda.
Il criminale, di nome Fanzij, risponderà per le atrocità commesse dai suoi compagni, verrà processato ed impiccato nei prossimi giorni a Wichita, Kansas.

VAIOLO? NO GRAZIE
Il Reparto di Controllo Epidemiologico degli Stati Uniti divulga una smentita sulle voci circa una possibile epidemia di vaiolo nei territori contesi.
Il mecenate e filantropo Paul Tulane, da New Orleans, dichiara che determinati fenomeni non dovrebbero esser presi alla leggera e finanzia il Medical College dell'Università della Louisiana per istituire un presidio medico specializzato ad Amarillo, Texas.
Ora che la Guerra Civile è conclusa Unione e Confederazione giocano ad accaparrarsi consensi. Magari per una volta i Territori Contesi ne avranno di che giovare?

sabato 9 luglio 2016

Settembre 1879

Oklahoma, al confine con il Kansas

L'ennesimo convoglio corazzato era appena ripartito dalla cittadina di confine di Harper, nient'altro di un piccolo agglomerato di edifici: un saloon, una stazione di posta, un magazzino, un emporio, quattro catapecchie che ospitavano i pochissimi residenti e la caserma, un tempo baluardo delle Giacche Blu contro gli assalti dei Chicasaw ed ora, alla fine della guerra, adibita a bordello e quartier generale dei mercenari al soldo della Black River.
Diligenze e viaggiatori arrivavano e si allontanavano con una certa frequenza da quella che era diventata una delle tappe più sicure della pista Chrisholm, alla biforcazione per Wichita.
A poche decine di miglia iniziava il confine con le terre del Coyote, eppure la costante presenza di uomini armati teneva lontane le bande di guerrieri indiani che preferivano, nelle loro scorribande, prendere di mira cittadine più isolate e viaggiatori solitari.

All'ombra di un portico Erik Singer sorseggiava annoiato dalla sua borraccia. La polvere formava uno strato quasi uniforme su quelli che qualche settimana prima erano vestiti lindi e di ottima qualità, lasciandogli solo da lontano la parvenza da gentiluomo che inizialmente si era tanto sforzato di mantenere.

Territori contesi significa terre di nessuno su cui tutti accampano diritti.
L'unica verità è che ogni singolo appezzamento di terra appartiene soltanto a chi vi si trova sopra al momento e soltanto per il tempo che riesce a difenderlo prima che qualcun altro arrivi a reclamarne il possesso.
Ora Harper appartiene ad una compagnia ferroviaria, la cosa è piuttosto ovvia.
Domani forse il Coyote la incorporerà entro i suoi confini, esigendo una tassa per tutti i non pellerossa di passaggio.
Un giorno ancora più in là, forse, esploderà una nuova guerra ed Unione e Confederazione la trasformeranno in un campo di carcasse, come molti altri luoghi un tempo ameni negli Stati non più uniti d'America.

Il dispiegamento di forze mercenarie era incrementato negli ultimi giorni. Dopo che il recente assalto al treno diretto a Little Rock aveva incrinato la fragile tregua tra la Union Blue e la Black River. E mentre Mr Chamberlain e Mrs Devlin portavano avanti accurate indagini e trattative diplomatiche per evitare di far scorrere ulteriore sangue, il numero di guerriglieri era pressoché raddoppiato così come quello delle carrozze armate su tutti i treni da e per Dodge City.
La Black River offriva una ricompensa per informazioni circa l'identità e la posizione della banda che aveva condotto l'assalto, ma distinguere le notizie utili e veritiere da tutte le frottole e dicerie avrebbe richiesto fin troppo tempo e fondi.

Erik Singer spolverava la sua bombetta, ne avrebbe dovuta comprare una nuova, preferibilmente ordinarne una su misura dal suo sarto di fiducia a Boston. Aveva scelto di dar poco adito alle faccende ferroviarie. Probabilmente la guerra per il monopolio della pietra fantasma era l'evento più importante, eclatante e massivamente sconvolgente attualmente in corso nel continente, ma proprio per questo preferiva rivolgere altrove la sua attenzione.

Tanta gente ha già orecchie ed occhi puntati sui Baroni e le loro dispute sanguinarie, mentre molti altri eventi, di piccola portata, passati in sordina, magari solamente sussurrati o accennati nelle parole di vagabondi stanchi, possono avere una rilevanza assai maggiore e risvolti decisamente inaspettati.

Le conversazioni dei viaggiatori vertevano su luoghi sperduti, anticamente teatri di stragi ed accuratamente evitati dalle piste più trafficate, come l'Arco dei Lamenti poco distante dalla diramazione nord-occidentale della pista, dal quale tenersi alla larga durante le notti di luna piena per via delle mortali maledizioni dei popoli nativi sterminati decenni addietro.

Alcuni residenti invece fantasticavano circa una cittadina un tempo ridente, di nome Prosperity, sperduta e dimenticata tra le alture ad occidente, trasformata in una città fantasma durante un vortice di violenza scoppiato anni addietro per accaparrarsi il bottino sepolto che i pellerossa avevano nascosto e dalla quale nessuno aveva mai fatto ritorno.

Da Wharton, cittadina ignorata dalla ferrovia per il suo anonimato e scarsa utilità, arrivarono invece voci di un possibile focolaio di vaiolo e della faida tra due cacciatori di taglie sulle tracce della stessa preda. Sembrava che per un pugno di dollari il veterano Good Boy Bill si fosse fatto sforacchiare in duello da un giovane pistolero mezzosangue Cherokee per stabilire chi avrebbe avuto il diritto di reclamare la ricompensa.

Le ombre si addensano e allungano tetre al calar della sera: eppure non sono rami secchi quelli che osserviamo danzare sulla parete, ma le minacciose grinfie del male. Un focolaio di vaiolo in un luogo isolato dal mondo fa più rumore di un treno che deraglia. E Wharton sia.