sabato 9 luglio 2016

Settembre 1879

Oklahoma, al confine con il Kansas

L'ennesimo convoglio corazzato era appena ripartito dalla cittadina di confine di Harper, nient'altro di un piccolo agglomerato di edifici: un saloon, una stazione di posta, un magazzino, un emporio, quattro catapecchie che ospitavano i pochissimi residenti e la caserma, un tempo baluardo delle Giacche Blu contro gli assalti dei Chicasaw ed ora, alla fine della guerra, adibita a bordello e quartier generale dei mercenari al soldo della Black River.
Diligenze e viaggiatori arrivavano e si allontanavano con una certa frequenza da quella che era diventata una delle tappe più sicure della pista Chrisholm, alla biforcazione per Wichita.
A poche decine di miglia iniziava il confine con le terre del Coyote, eppure la costante presenza di uomini armati teneva lontane le bande di guerrieri indiani che preferivano, nelle loro scorribande, prendere di mira cittadine più isolate e viaggiatori solitari.

All'ombra di un portico Erik Singer sorseggiava annoiato dalla sua borraccia. La polvere formava uno strato quasi uniforme su quelli che qualche settimana prima erano vestiti lindi e di ottima qualità, lasciandogli solo da lontano la parvenza da gentiluomo che inizialmente si era tanto sforzato di mantenere.

Territori contesi significa terre di nessuno su cui tutti accampano diritti.
L'unica verità è che ogni singolo appezzamento di terra appartiene soltanto a chi vi si trova sopra al momento e soltanto per il tempo che riesce a difenderlo prima che qualcun altro arrivi a reclamarne il possesso.
Ora Harper appartiene ad una compagnia ferroviaria, la cosa è piuttosto ovvia.
Domani forse il Coyote la incorporerà entro i suoi confini, esigendo una tassa per tutti i non pellerossa di passaggio.
Un giorno ancora più in là, forse, esploderà una nuova guerra ed Unione e Confederazione la trasformeranno in un campo di carcasse, come molti altri luoghi un tempo ameni negli Stati non più uniti d'America.

Il dispiegamento di forze mercenarie era incrementato negli ultimi giorni. Dopo che il recente assalto al treno diretto a Little Rock aveva incrinato la fragile tregua tra la Union Blue e la Black River. E mentre Mr Chamberlain e Mrs Devlin portavano avanti accurate indagini e trattative diplomatiche per evitare di far scorrere ulteriore sangue, il numero di guerriglieri era pressoché raddoppiato così come quello delle carrozze armate su tutti i treni da e per Dodge City.
La Black River offriva una ricompensa per informazioni circa l'identità e la posizione della banda che aveva condotto l'assalto, ma distinguere le notizie utili e veritiere da tutte le frottole e dicerie avrebbe richiesto fin troppo tempo e fondi.

Erik Singer spolverava la sua bombetta, ne avrebbe dovuta comprare una nuova, preferibilmente ordinarne una su misura dal suo sarto di fiducia a Boston. Aveva scelto di dar poco adito alle faccende ferroviarie. Probabilmente la guerra per il monopolio della pietra fantasma era l'evento più importante, eclatante e massivamente sconvolgente attualmente in corso nel continente, ma proprio per questo preferiva rivolgere altrove la sua attenzione.

Tanta gente ha già orecchie ed occhi puntati sui Baroni e le loro dispute sanguinarie, mentre molti altri eventi, di piccola portata, passati in sordina, magari solamente sussurrati o accennati nelle parole di vagabondi stanchi, possono avere una rilevanza assai maggiore e risvolti decisamente inaspettati.

Le conversazioni dei viaggiatori vertevano su luoghi sperduti, anticamente teatri di stragi ed accuratamente evitati dalle piste più trafficate, come l'Arco dei Lamenti poco distante dalla diramazione nord-occidentale della pista, dal quale tenersi alla larga durante le notti di luna piena per via delle mortali maledizioni dei popoli nativi sterminati decenni addietro.

Alcuni residenti invece fantasticavano circa una cittadina un tempo ridente, di nome Prosperity, sperduta e dimenticata tra le alture ad occidente, trasformata in una città fantasma durante un vortice di violenza scoppiato anni addietro per accaparrarsi il bottino sepolto che i pellerossa avevano nascosto e dalla quale nessuno aveva mai fatto ritorno.

Da Wharton, cittadina ignorata dalla ferrovia per il suo anonimato e scarsa utilità, arrivarono invece voci di un possibile focolaio di vaiolo e della faida tra due cacciatori di taglie sulle tracce della stessa preda. Sembrava che per un pugno di dollari il veterano Good Boy Bill si fosse fatto sforacchiare in duello da un giovane pistolero mezzosangue Cherokee per stabilire chi avrebbe avuto il diritto di reclamare la ricompensa.

Le ombre si addensano e allungano tetre al calar della sera: eppure non sono rami secchi quelli che osserviamo danzare sulla parete, ma le minacciose grinfie del male. Un focolaio di vaiolo in un luogo isolato dal mondo fa più rumore di un treno che deraglia. E Wharton sia.

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