mercoledì 9 settembre 2015

Sudore , Sangue e Zucchero


La concitata situazione si rivelò di li a poco agli occhi dell'equipaggio del Cerdo e fu che un vascello battente bandiera spagnola scappava malandato da colpi di cannone sparati da un altro natante battente bandiera nera. Giusto il tempo di analizzare la situazione ed il Capitano Do Santos dovette effettuare una serie di manovre per far prendere velocità al Cerdo, nel mentre altri colpi avevano ulteriormente danneggiato il vascello che scappava ora battente bandiera inglese. I due vascelli ora erano troppo vicini e Do Santos fu costretto a fare una virata sull'ancora per guadagnare un angolo migliore e non rimanere coinvolto nel combattimento. La vicinanza al combattimento favoriva la visuale all'equipaggio del Cerdo permettendogli di constatare che si trattava di due navi con nomi inglesi l' Endeavour all'inseguimento e la Butterfly che arrancava sotto i colpi di cannone.
Sul ponte della Butterfly c'erano incendi sparsi e l'equipaggio si prodigava con affanno tra lo spegnerli ed i compiti di navigazione. Juan Do Santos interpretò il cambio di bandiera come un disperato tentativo di depistare la nave pirata e magari sperare in un aiuto da parte di altre navi, ma il nome e la corona stilizzata sullo scafo tradiva la disperata manovra rendendola vana. Decise di rimanere a guardare e non durò nemmeno troppo...altre due salve di cannone e la Butterfly già malandata esplose del tutto, delle palle incandescenti colpirono il deposito di polveri e del natante non rimasero che pezzi di legno bruciato galleggianti.

Nemmeno il tempo al fumo ed al puzzo di zolfo di diradarsi che dell'Endeavour non vi era traccia, all'equipaggio del Cerdo de Agua non rimase che tirar a bordo l'unico superstite, un marinaio inglese o quel che ne rimaneva che ebbe appena il tempo di metterli a conoscenza che in quelle acque la faceva da padrone il pirata "Mud Face", una arcigna strega che non aveva pietà per le navi, sopratutto le inglesi, che avevano la sfortuna di incrociare la propria rotta. Detto questo il marinaio esalò l'ultimo respiro ed il suo corpo martoriato e bruciato dall'esplosione ricevette l'onore di essere sepolto in mare alla maniera e con gli onori di un nemico sconfitto. La marina Spagnola era infatti in guerra con quella Inglese, ma l'onore e la lealtà del capitano Do Santos erano leggendari e questa situazione non fece altro che confermare le voci al riguardo.  

In seguito a questo Do Santos dopo essersi consultato con il proprio equipaggio decise di far vela per la palude di Antigua alla caccia della spietata piratessa. Il viaggio non fu semplice tra le acque salmastre ma la perizia del capitano e lo scafo non molto profondo del Cerdo permisero di risalire il fiume dal cui estuario si generava la palude. Arrivarono fin dove era possibile navigare in sicurezza e poi furono costretti a continuare la risalita del fiume sulle barcacce, delle scialuppe molto larghe e grandi che veniva usate tipicamente nelle fase di carico e scarico delle merci , quando la nave veniva lasciata all'ancora lontana dal pontile o quando il pontile non esisteva proprio. Il resto del viaggio non fu semplice ma raggiunsero la caverna ben nascosta dalla folta vegetazione che ospitava il covo del pirata, per scoprire che la vecchia megera "Mud Face" era in realtà una avvenente e giovane capitana di origine caraibica che rispondeva al nome di Molly Mulligan, vecchia conoscenza del capitano Do Santos essendo la figlia della levatrice che lo svezzò da piccolo e sua compagna di giochi d'infanzia.


Scoprirono che in realtà Molly divenne pirata per esigenza ed aveva un ideale ben preciso che la rendeva tale, voleva che la schiavitù, teoricamente cessata qualche anno prima a mezzo di una legge per altro inglese e mai messa in pratica realmente, cessasse definitivamente. Per questo assaliva le navi inglesi provenienti dalle piantagioni di zucchero, in cui venivano impiegati a forza ed a condizioni disumane i numerosi schiavi condizione condivisa da Molly stessa fino a qualche anno prima. Liberatasi dalla schiavitù giurò a sul suo onore che avrebbe messo in pratica le conoscenze di navigazione, imparate insieme al Capitano Juan sulla nave in cui trascorsero la loro infanzia, al servizio di un ideale concreto liberare gli schiavi dal giogo degli inglesi. Per questo mise al corrente il gruppo dell'intenzione di assaltare una piantagione di zucchero ed il relativo fortino a sua protezione.







domenica 6 settembre 2015

Teufeldorf





Teufeldorf si trova nella parte meridionale di Barovia, dove i Balinok discendono velocemente verso il limitare della Foresta di Tepurich lungo la Strada Cremisi. La città si estende a nord e sud del fiume Gundar, all'interno delle massicce mura cittadine è divisa simbolicamente in distretti: della Torre, dei Giardini, Fluviale o Commerciale, del Tempio e Popolare.
Presumibilmente, il sito è stato abitato sporadicamente fin dall'età della pietra, quando brutali uomini tribali eressero dolmen per il pagano dio orso della caverna. In tempi storici, le perenni invasioni delle tribù barbare vicine suggerirono ai primi duchi di fortificare pesantemente Teufeldorf e permearla con tunnel e passaggi. Il fatto poi che il Conte Von Zarovich in passato l'abbia così facilmente annessa testimonia quale anarchia ha sempre, fino ad oggi, caratterizzato la città.
Teufeldorf attualmente non ha un borgomastro, ed è governata dal kapetan delle guardie, la severa Rebeka Ditrau.



Il Conte stesso ha giustiziato il precedente borgomastro, Shaithis Vosrovna, per aver istigato ingenui avventurieri ad assassinare un Vistani locale. La Ditrau ha da lì in poi preso temporaneamente il controllo della città, fino a quando non fosse stato trovato un sostituto, cosa non ancora avvenuta e nel frattempo le principali forze in campo cercano di aumentare la loro influenza per salire al potere.
Rebeka Ditrau è categorica sul preservare la legge e l'ordine in città, ma non ha interesse per le macchinazioni da borgomastro, si ritrova semplicemente a disagio con i compiti politici e gli uomini della milizia della città non sono felici di dover condividere i loro spazi nella guarnigione con impiegati e magistrati.
Cosa insolita per un centro abitato di Barovia, Teufeldorf ha una comunità religiosa discretamente forte. Qui si trova il Rifugio della Quieta Obbedienza, il Tempio di Ezra da cui prende il nome il distretto che lo circonda. Il Culto di Erlin è sempre presente tra i bassi ceti gundarakiti mentre il Signore del Mattino è raramente nominato. Sfortunatamente la città deve affrontare anche il dilagante problema dei mendicanti e dei borseggiatori, che pullulano specialmente nei distretti Popolare e del Tempio.
La caratteristica architettonica più impressionante di Teufeldorf è indubbiamente la Torre Serpeggiante. Ha il profilo di un cavatappi e, dal punto più alto, gargoyle mostruosi guardano verso la città. Sebbene presumibilmente una volta abbia ospitato una congrega di maghi oscuri schiavi di Gundar, la strana fortezza è ora usata per allenare una manciata di soldati Baroviani nelle tattiche militari e di spionaggio. Rebeka Ditrau ha inoltre restituito l'oscura fortezza al suo originale uso di prigione militare.
Le forze che si contendono il controllo di Teufeldorf sono fondamentalmente tre, volendo considerare la milizia della Ditrau come super-partes: le nobili famiglie baroviane Velikov e Katskys hanno iniziato a detta di molti una vera e propria lotta sotterranea, fatta di intrighi, tradimenti ed assassinii, nel tentativo di guadagnare influenza a discapito dei rivali, vantando per titolo il diritto di governare in nome del Conte. Il caos che ne consegue tra le personalità di spicco fomenta ulteriormente la popolazione, che animata da bande di borseggiatori e piccole cellule di resistenza gundarakita diventano via via meno gestibili dall'autorità. La Chiesa di Ezra fa da terzo polo, il Toret Oblemenco si è fatto carico dell'improbabile missione di riunire i consensi del popolo per far si che accetti una guida religiosa. Estendere il potere temporale della fede in Ezra in un luogo ostile come Barovia sarebbe sicuramente un'impresa degna di nota.
Voci inquietanti inoltre sembrano testimoniare il ritorno in città di un'antica setta di assassini, il Ba'al Verzi, che in antichità cercò di assassinare il Conte Strahd Von Zarovich I. Il loro ruolo ed i loro scopi restano un mistero, così come, per ora, la loro effettiva esistenza.

Per i viaggiatori la maggior parte delle locande della città sono poco costose, situate nel distretto Fluviale e circondate dalle squallide tenute dei Gundarakiti. Teufeldorf ne ha fortunatamente almeno una che si distingue: la Locanda della Vedova Piangente offre stanze di buona qualità e cibo discreto, lussuosa e situata al centro del distretto dei Giardini.


Sebbene lontana dagli avvenimenti destabilizzanti di Zeidenburg delle ultime settimane, la situazione di Teufeldor non è meno agitata. Ma, troppo presi nel pestarsi i piedi a vicenda, i nobili non hanno ancora realizzato che dagli squilibri attuali possano emergere sacche di ribelli gundarakiti pronti a rovesciare il regime, o che qualcuno dall'esterno possa approfittare della loro distrazione per soffiar loro la preda tanto ambita.