mercoledì 4 dicembre 2013

Alcuni particolari di Victor


Il viaggio dalla locanda abbandonata verso Pfeildorf è stato tranquillo. Due giorni di cielo semicoperto e pianura noiosa. Siete però finiti fuori strada ed ora vi trovate presso una comunità agraria a nord del vostro obbiettivo, oltretutto questi ontadini sono stati attaccati dagli uominibestia proprio pochi minuti prima che arrivaste ed ora vi trovate invischiati nella lotta.

In questi giorni alcuni aspetti di Victor sono emersi leggeri e pacati come sembra la sua persona. Taciturno ma mai assente parla volentieri solo se chiamato in causa. Non risulta esprimere ovvietà o qualunquismi di sorta. Per ora è noto che viene dal Parravon, regione che ha prodotto fra i più grandi cavalieri della Bretonnia e fra questi il loro primo re.

E' un uomo massiccio, una figura possente fra gli uomini, alto quasi un metro e novanta con i capelli biondo cenere raccolti in modo tale da non dare fastidio nella foga del combattimento.

Il suo sguardo pone a disagio a causa del colore dei suoi occhi: il sinistro grigio e il destro castano.

Tuttavia non ha mai un'espressione severa o indagatrice, bensì trapela una notevole curiosità ed una certa sicurezza.

I suoi vestiti (seppur semplici), i suoi movimenti fuori e in mezzo alla battaglia non lasciano dubbi sul fatto che appartenga ad una famiglia con uno status ben superiore alla media. Risulta istruito e più di una volta uno degli elfi del gruppo si è trovato a girarsi e a trovarlo a ridere fra se e se per una battuta pronunciata in elfico.

Oltre a questi aspetti vi sono tre ulteriori particolari che hanno in qualche modo attirato la vostra attenzione.

Il rapporto quasi fraterno che questo uomo ha con il suo cavallo; lo cura e lo nutre con quella che ad una prima occhiata potrebbe essere confusa come ossessione, ma che si rivela in un secondo momento come un'attenzione quasi sacrale nei confronti dell'animale. Il nome del corsiero è Bruinen che in elfico vuol dire "Fiume Tumultuoso". E' un bellissimo esemplare di baio Bretoniano con lunga coda e lunga criniera. Di tanto in tanto mentre Victor lo striglia udite un canto lieve e sommesso, lo stesso che i cavalieri stavano cantando all'unisono il giorno in cui la formazione di cui faceva parte Victor stesso si infranse sugli uominibestia, aprendone il fianco e spaccandone la formazione, lo stesso canto che Victor ha intonato quando ha caricato gli uominibestia che hanno assaltato il villaggio in cui vi trovate a combattere tuttora.

Il secondo aspetto è costituito dall'attenzione certosina di Victor nel fare campo, soprattutto nei pressi delle zone boschive, nel nostro caso solo piccole chiazze di alberi nella pianura. Circonda sempre il fuoco con delle pietre per non far sì che possa spandersi ed è sempre attento che non sia posto vicino a qualsiasi tipo di albero o qualsivoglia pianta a fusto legnoso. Una volta che il campo viene smontato, sotterra il fuoco e disperde le pietre riponendole a caso nelle vicinanze dell'accampamento.

Il terzo aspetto riveste un cambio di atteggiamento in uno specifico momento, quando vi coricate per riposare. Victor estrae da una delle sacche da sella un'immagine, una sorta di icona religiosa, anzi proprio un'icona. Nessuno di voi è mai riuscito a vedere quale immagine vi sia raffigurata ma siete tutti riusciti a cogliere la più completa astrazione dell'uomo quando la osserva. Come se cadesse in un torpore, non dice una parola e non fa un cenno, si limita solo ad osservarla assorto mentre i suoi pensieri vagano, con molta probabilità, da tutt'altra parte.

Infine l'ultimo aspetto emerge in battaglia. Victor è un uomo d'armi e si vede ogni qual volta mette in pratica i suoi studi marziali. Ogni posizione di combattimento rispecchia il suo atteggiamento, ogni movimento è frutto di lucida coscienza di ciò che ha attorno ma tutto cambia improvvisamente quando colpisce; una furia che si manifesta in maniera improvvisa e brevissima. Quest'uomo affronta il campo e sceglie i propri nemici con la mente e li colpisce con il cuore.

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