venerdì 23 gennaio 2015

L'ultimo saluto ad un amico

Dopo aver controllato la situazione intorno alla tana della gigantesca orsa, il gruppo decide di attirare il mostruoso animale fuori dalla tana, per vedere se al suo interno si nasconde Hugo come Pate aveva fatto sapere. Si occupano di questo diversivo Lukan, Kuzja ed Andrej.

Riescono nell'impresa in parte poiché l'orsa non appena si è accertata che parte degli assalitori si era dileguata di gran passo si appresta a tornare verso la tana, dove nel frattempo erano scattati Bogdan, Astrid e Mircej. Il gruppetto dei tre riesce a malapena nell'intento di trovare Hugo quando la figura imponente del grosso animale si staglia sull'entrata della tana.

Hugo appare agli occhi di Bogdan diverso, sembra soffrire qualche malattia, avendo molto meno irruenza e forza di come il giovane cacciatore ricordava. Non c'e' tempo per molte spiegazioni, ne per troppi giri di parole, bisogna uscire ed uscire in fretta prima che l'orsa sentendosi minacciata nella sua tana li attacchi tutti.

Infuria la battaglia, il gruppo cerca di uscire dalla delicata situazione, tentando al contempo di non uccidere la gigantesca orsa, che colpe non ha se non quella di difendere il proprio territorio. Bogdan sa bene che in quel caso nessun animale può essere indotto alla calma, la lotta per la sopravvivenza è più forte di qualsiasi amore, simpatia o affinità.

Messa fuori combattimento l'orsa, i tre non hanno nemmeno il tempo di riunirsi con Kuzja, Andrej e Lukan, che li hanno supportati nel combattimento, poiché tutto intorno alla tana li aspetta una terribile sorpresa. L'esercito dell' Uccisore, con lo stesso in testa, venendo meno l'impedimento del grande animale, aveva atteso il momento giusto per mostrarsi, reclamando allo stesso tempo la testa di Hugo.

Bogdan non può credere ai suoi occhi, si è appena ricongiunto con uno dei suoi amici e maestri e gli viene chiesto di abbandonarlo di nuovo.  Hugo spiega al gruppo che parte della sua anima è già in possesso all' Uccisore e che non sopporterebbe l'idea di diventare un burattino nelle sue mani, come tutti i componenti del suo macabro esercito. Bogdan, in un primo momento non riesce a soddisfare la richiesta dell'amico, si rifiuta di dargli una giusta morte, in un attimo riaffiorano nella sua mente i momenti felici passati con la sua banda e sprofonda in buio di emozioni. Dal quale si desta solo quando Hugo, visibilmente provato, sfodera le asce per uccidersi, in quel momento lo spirito selvaggio che in parte lo contraddistingue prende il sopravvento. Il giovane ranger, vicino al grande cacciatore capisce quale enorme onore gli è stato concesso, e sente di rispondere al codice non scritto che lo vincola nell'onorare la richiesta del suo amico. Con il cuore lacerato dal dolore, fa un cenno di intesa ad un rassegnato Hugo, individua il punto meno doloroso per affondare la lama e dona al suo amico una dolce morte. Il pugnale affilato si fa strada tra le carni dell'enorme uomo, più la vita abbandona il corpo di quest'ultimo, più a Bodo sembra che il viso provato e senza espressione, riguadagni quella possenza e quella vitalità che lo contraddistingueva un tempo. Hugo si accascia al terreno guardando l'amico e chiedendo un ultimo favore, di salvare l'orsa eroica che lo ha tenuto in vita fino ad ora. Forse solo nella sua mente o forse no Bogdan vede dipingersi un sorriso di serenità  sul volto dell'amico si morente ma anche sollevato per aver raggiunto i suoi avi come spirito libero e non vincolato ad un essere malvagio.

Dal fugace scambio di parole con l'Uccisore, che attendeva l'evolversi della vicenda di Hugo, il gruppo apprende che lo stesso non ha interesse nel combatterli, non essendo stato pagato per le loro teste, come invece è stato fatto per tutti i capi della ormai sgominata banda di Bodo.
Poco prima di andarsene l'Uccisore rivela a Bogdan che qualcuno ha pagato affinché fosse stata fatta salva la sua vita, ma non rivela il suo nome.
Il gruppo decide di partire alla ricerca dell' ultimo dei superstiti della banda, Rannarth il maestro delle aquile, che almeno a quanto affermava Hugo,  dovrebbe trovarsi in un accampamento segreto sul Pinnacolo, tra i monti Sawtooth a sud est della posizione attuale. Dopo aver stabilizzato e parzialmente curato la gigantesca orsa, mandano il messaggio a Lev, tramite la coppia di pergamene magiche e si dirigono al punto di incontro precedentemente pattuito. Purtroppo aspettano invano, Lev non sembra arrivare, dopo aver scoperto che Lev non è mai tornato a Cuzau, trovano delle tracce che puntano verso l'accampamento della banda di Pate.

In seguito ad una veloce ricognizione di Bogdan, scoprono che Pate e la sua banda si sono impossessati della carrozza rinforzata e probabilmente tengono anche Lev in prigionia.
Il gruppo riflette su come liberare Lev e tornare in possesso della carrozza. 


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