giovedì 1 gennaio 2015

Il Teschio senza Orbite





Il vessillo del teschio senza orbite oculari su campo nero venne visto sventolare per la prima volta durante la lunga e sanguinosa guerra tra Re Azalin del Darkon e l'esercito invasore del Generale Vlad Drakov.
La guerra ebbe termine dopo anni di spargimenti di sangue quando le milizie Falkovniane, ormai stremate, decimate e soverchiate numericamente dai propri nemici, dovettero per forza di cose ritirarsi nuovamente entro i loro confini, ponendo fine ad ogni ambizione espansionistica del loro condottiero.
Azalin Rex lanciò un segnale potentissimo ai domini confinanti, elevando il Darkon, già notevole potenza commerciale, a prima potenza militare del Nucleo.

 Le prime testimonianze del cacciatore di uomini di origini sconosciute, che in seguito diverrà noto come l'Uccisore, risalgono proprio a quel periodo, quando da lupo solitario egli attirò al proprio fianco sempre più gregari fino ad essere messo a capo di un intero distaccamento dell'esercito darkonese. Al termine della guerra, ed in seguito alla Grande Congiunzione, con il crollo di Darkon e la nascita di Necropolis, dell'Uccisore si perse traccia.
Il suo macabro vessillo riapparve anni dopo sui campi di battaglia del Richemulot e del Borca, dove, a capo di truppe mai composte da più di un centinaio di elementi, veniva impiegato principalmente nelle schermaglie e per stanare le avanguardie e gli esploratori nemici nascosti su terreni inospitali o impervii.

La comparsa del suo stendardo su suolo Baroviano è recentissima, non essendo in atto una vera e propria guerra civile e non avendo a che fare con gruppi militari addestrati, le truppe del Conte Strahd non avevano mai avuto bisogno del supporto di reggimenti esterni, ma lo scendere in campo di bande di fuorilegge più disciplinate ed organizzate al fianco di una fazione indipendentista Gundarakita sempre più attiva ha richiesto contromisure a dir poco drastiche.
Il Comandante Gurnbeld dei Gargoyle d'Ebano, emissario del Conte Strahd Von Zarovic, ha stipulato un contratto e sguinzagliato il cacciatore sulle tracce dello Straniero e della sua banda.
Da lì in poi la situazione per la resistenza Gundarakita è rapidamente precipitata, le voci a riguardo sono a cavallo tra realtà e superstizione, come è logico attendersi da un popolo oppresso e timoroso della notte come quello baroviano.

La rete dello Straniero era solida e composta da uomini fidati, il passo più difficile è stato pertanto quello di trovare un varco, una debolezza. Dopo poche settimane dall'arrivo dell'Uccisore è stata rivelata la collusione del Kapetan Emilian Buchvold con la banda di fuorilegge ed insieme a lui l'ubicazione di molti dei loro rifugi. Da quel momento in poi la caccia è stata spietata e sebbene si dica che alcuni dei capi, tra cui lo stesso Straniero, siano ancora latitanti, l'attività della banda è completamente cessata.

L'Uccisore si è rivelato predatore in grado di raggiungere risultati dove molti prima di lui avevano fallito, complice il suo aspetto terrificante, la sua abilità nel muoversi in ambienti selvaggi, la capacità di trovare e seguire la preda ed il nutrito numero di seguaci al suo comando completamente devoti.
Proprio a riguardo di questi ultimi circolano voci inquietanti che dicono che alcuni di quelli che l'Uccisore ha cacciato personalmente ed ucciso siano poi tornati dalla morte per servire il loro aguzzino.

Recentemente il borgo di Cuzau ha assistito alla macabra parata del Teschio Senza Orbite, in pieno giorno, guidati dal loro condottiero, un centinaio di soldati silenziosi e apparentemente senz'anima hanno percorso la via principale lasciando il centro abitato per dirigersi a nord, verso l'estremità della Foresta di Svalich nota come Bosco Crudele, in cerca forse degli ultimi capi della banda dello Straniero ancora in libertà.
Da questa inquietante marcia, tra i Gundarakiti, ha iniziato a circolare un nuovo nome per il cacciatore di uomini: lo Schiavista di Anime.

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