mercoledì 27 febbraio 2019

Il Sogno

Buio, gli echi dei passi rimbombano nella testa, un rumore tenue di acqua che scorre, flebile luce che squarcia l'oscurità.
Freddo, umidità e odore di marcio. Aria viziata, a fatica si respira.
Un flash, girandoti vedi oscure figure intorno a te, immobili ti guardano, immobile le guardi.
Oppressione, cupi ricordi di momenti buii.
Mosso dalla curiosità fai un primo passo, e le figure a loro volta fanno lo stesso, il cerchio si restringe.
Metti mano all'arma al tuo fianco, ed incedi, lo stesso fanno le figure intorno a te.
Si avvicinano, ad ogni tuo passo, la distanza ormai è colmata. Colpisci, le figure si infrangono, svanendo di fronte a te.

Una fetida massa oscura respira a brevi intervalli lunghi a pochi passi.
Intorno una parete fredda al tocco sembra essere trasparente, per quel poco che riesci a vedere, confusione, un passo verso la massa ti allontana, il passo
dopo ti trasporta a pochi metri da essa. Confusione, il terreno si fa scivoloso, cadi inzuppandoti i vestiti. Viscido, umido, tossisci, qualcosa ti cola lungo il viso, lacrime ? Acqua ?
Non riesci a vedere le tue mani, l'oscurità troppo avvolgente, ma l'odore della sostanza che insozza le tue mani è inconfondibile.
Sangue.


*Flash* 
La luce ti fa male agli occhi, il salto dal buio oscuro alla forte luce del giorno ti fa male agli occhi.
Vento fresco ti accarezza il viso, il sole è appena sorto, un rivolo d'acqua sgorga da una parete di roccia, diventa un fiumiciattolo si raccoglie in una piccola pozza
dalla quale nasce un fiumiciattolo. La bianca roccia fa da letto al fiumiciattolo, un uomo di colore si abbevera al fiume.
Adesso il sole è alto in cielo, un vento caldo ti avvolge, il frinire di insetti sembra un canto, l'uomo è steso in terra, sudore imperla il suo viso, si dimena agitando le mani, dorme, si desta
in un urlo che riecheggia per la vallata. Alza il braccio sinistro come per proteggersi da qualcosa, tre rosse macchie a forma di triangolo, bruciature ?
**Flash**


Nel buio totale gli altri tuoi sensi si acutizzano, non ti immaginavi capace di "vedere" non vedendo quel che accade intorno a te.
Metallo che tintinna, un passo affaticato, lento e strascicante, odore di pelle bruciata dal sole, sudore.
**Puff **
Una flebile luce di torcia illumina una figura lenta e ricurva che con passo incerto e lunghe soste si sta avvicinando.
Il tintinnio proviene dalla sua direzione.
Un vecchio, un fottuto vecchio che cammina lento in una caverna buia, un saio grigio lo avvolge, legato alla vita da una catena con chiavi attaccate ad essa.
Nervoso, odio, calma, il respiro si fa affannoso.

Il vecchio rompe il silenzio " Io sono Nitari..."

Ti svegli

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