giovedì 26 giugno 2014

CULTI





Le genti di Barovia tendono ad essere sospettose verso le istituzioni organizzate come quelle clericali.
La maggior parte dell'etnia baroviana non è religiosa perché è molto concentrata su ciò che di concreto deve fare per sopravvivere, i templi e chiese vengono visti come santuari per folli e truffatori, le divinità come esseri estranei alle vicende terrene o addirittura defunte.
I templi vengono di solito utilizzati solo per i funerali, dato che persino i matrimoni vengono celebrati nelle locande locali, soltanto le giovani coppie più ottimiste decidono di sposarsi in chiesa.

La Chiesa di Ezra non ha mai acquisito particolare influenza a Barovia. Molti nel dominio sono convinti che la Chiesa di Ezra non sia nient'altro che un covo di tirapiedi dei reggenti del Borca e quindi preferiscono evitarli, mentre borgomastri e boiari non nascondono la loro aperta ostilità verso ogni tipo di potere temporale da parte della Chiesa che andrebbe in conflitto con la loro autorità.
Quei Templi che accolgono troppi seguaci o si ingrandiscono più del necessario spesso ritrovano i loro accoliti incarcerati ad opera della milizia del Conte.
Nonostante ciò il messaggio di dovere e protezione della dea attrae alcuni baroviani e la Chiesa di Ezra riesce a resistere anche senza la benedizione formale del Conte Strahd.

Similmente agli altri reami del Nucleo la Fede in Hala mantiene una presenza fragile e occulta. Il più delle genti di Barovia limita le interazioni alle rare visite presso i suoi ospizi in cui i viaggiatori affaticati vengono sfamati e medicati. La maggior parte dei popolani quindi ha un'impressione benigna del culto senza sapere che esso ospita una setta dedita allo studio della magia e della natura che sarebbe considerato pura blasfemia nel reame.
Gli accoliti di Hala sono pertanto molto discreti quando trattano con gli agenti del Conte mostrandosi quanto più umili ed obbedienti possibile. La loro segretezza è comunque stata molto aiutata dalla censura del Conte posta sui testi riguardanti le Streghe ed altre creature della notte come i trattati di Van Richten.

Il Culto del Signore del Mattino è nativo di Barovia, una fede che è spuntata improvvisamente nel corso del V secolo e ha man mano riscosso sempre più consensi e influenza.
Martin Pelkar, detto il Matto, era considerato come una persona eccentrica ma inoffensiva quando iniziò a professare la sua fede. Gradualmente, con l'aiuto del suo primo giovane accolito, Sasha Petrovich, fu capace di attrarre attorno a se una modesta congregazione attorno a se.
Il primo santuario sorse nel Villaggio di Barovia ma col tempo i centri più importanti divennero prima Vallaki e poi Krezk; questo fece pensare che il culto stesse cercando di mettere tra i suoi luoghi sacri ed il Conte Strahd quanta più distanza possibile.
La maggior parte delle etnie di Barovia ha una sua opinione sul culto del Signore del Mattino. La maggior parte dei nativi baroviani lo guarda con compassione e cinismo dato che il messaggio di fede cieca di fronte alla profonda oscurità in cui vivono appare loro come follemente ingenuo. Le personalità più influenti, come i boiari, i borgomastri ed i loro agenti sono invece preoccupati per il diffondersi del culto tra l'etnia gundarakita. I gundarakiti sembrano credere troppo per i loro gusti al messaggio di redenzione o sollevamento popolare del culto e alcuni borgomastri cercano attivamente delle connessioni tra i fedeli e le attività violente delle frange di ribelli.
I gundarakiti, da parte loro, sembrano attratti come pecore dalle promesse di salvezza dei fedeli del Signore del Mattino. I templi sono più diffusi e forti nelle aree in cui l'etnia gundarakita è predominante e in alcuni templi è il Luktar la lingua ufficiale utilizzata per le celebrazioni.

Erlin è un'enigmatica divinità della morte gundarakita il cui culto era supportato ed incoraggiato dal Duca Gundar durante il suo regno.
Si tratta di un'antico dio nato dalla corruzione di un'essere demoniaco ancora più ancestrale: Irlek-Khan.
Molti gudarakiti si rifiutano di parlare di lui ma emerge che Erlin non mostra né il freddo distacco né il male assoluto che viene solitamente associato alle divinità della morte di molte altre culture.
La sua attitudine può essere considerata quella di un contorto e malizioso e astuto macchinatore. Egli ha concepito la morte come un inganno convincendo i primi uomini che la loro dipartita fosse inevitabile.
Erlin ha migliaia di servitori demoniaci (ognuno con un suo nome ed un posto specifico in una complessa ed estremamente mutevole gerarchia) che lo assistono nei suoi compiti. Il suo ruolo principale è quello di condurre i morti similmente a come un pastore fa con il suo gregge, ma Erlin spesso viene meno ai suoi doveri e lascia che i morti vaghino liberi per il mondo dei vivi, spiegando quindi l'esistenza dei non-morti.
Nonostante non ci siano testimonianze di chierici o accoliti in grado di esercitare la magia divina il culto ha una vasta schiera di seguaci, molti dei quali sono giovani gundarakiti in cerca di risollevare l'orgoglio della loro etnia, usando la loro antica fede come uno stendardo attorno a cui raggrupparsi.

A prescindere da quale sia la loro fede, tutti gli abitanti di Barovia credono in una visione duale di paradiso e inferno, che loro chiamano rispettivamente Refugiu e Iadul in Balok.
Il Refugiu è un posto vago e misterioso, non pensato come un posto per riposare e vivere felici, ma più come un luogo in cui le preoccupazioni della vita mortale svaniscono lasciando il posto ad un'eterno torpore spirituale. Il Refugiu viene situato oltre il cielo e oltre le stelle come in molte altre culture e le anime dei defunti, compresi quelli malvagi, viaggiano verso di esso al momento del trapasso.
Lo Iadul è invece un luogo molto più vivido e concreto nell'immaginazione di molti baroviani. Viene considerato un luogo di orrori indescrivibili, una fossa fetida di malessere che si snoda fino alle viscere più profonde della terra. Questo luogo non è destinato a punire coloro che si sono comportati male in vita quanto piuttosto ad ospitare i demoni e quei mortali che hanno arbitrariamente scelto la via della dannazione.
Sfortunatamente i demoni sono capaci di scalare la fossa e torturare gli umani che vivono in superficie e lo fanno in funzione di quelli che sono i loro più bassi e crudeli istinti e desideri.

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