sabato 8 marzo 2014

Battesimo di Sangue




Mia Cara Beatrix,
ti scrivo dalle sale ancora parzialmente spoglie del castello in costruzione, riscaldato dal fuoco del camino posso guardare fuori dalla finestra e ritenermi fortunato.
Il borgo è ricoperto di un'uniforme coltre di candida neve, il clima è stato mite negli ultimi giorni ma il cielo costantemente velato da pallide nubi che rendono quantomai incerto l'auspicio di future belle giornate.

Nuovannaio s'è dimostrato un mese pieno di cambiamenti e novità, l'amministrazione del borgo ha iniziato ad offrire le sue prime sfide di gestione e dilemmi morali quando centinaia di rifugiati del nord sono giunti alle nostre porte in cerca di riparo e di un posto dove iniziare una nuova vita.
Una quantità di persone pari a quelle attualmente residenti nel borgo, molte delle quali malate o indigenti. Ho permesso loro di accamparsi fuori dalle mura e disposto che alcuni beni e viveri non indispensabili gli venissero messi a disposizione, ma senza gli aiuti della capitale non avrebbero avuto speranze di vedere la fine dell'inverno.
Quella gente se la sta vedendo davvero brutta, ma è giusto mettere a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini per accoglierli? Ne muoiono alcuni ogni giorno, ma il loro numero resta troppo copioso perché ciò che abbiamo possa essere equamente condiviso e garantirci prosperità.
Mi duole ammetterlo ma la scrematura che il gelo sta operando ci facilita il compito e forse, coloro che saranno abbastanza forti da sopravvivere fino alla primavera, potranno essere accolti come nuovi cittadini di Dustingfurt.

L'altro grande arrivo di questi ultimi giorni è stato quello dell'Esercito Mercenario del Principe Asarnil e del suo Drago Mortezanna. Un vero drago... non ne avevo visti nemmeno durante la Tempesta del Caos.
Estella passa ore a guardare fuori dalla finestra quando l'antica creatura si alza in volo per sgranchirsi le ali o perlustrare la zona.
Gli Asur contano circa un migliaio di unità, sarebbero in grado di radere al suolo Dustingfurt e probabilmente tenere in scacco la stessa Hergig con le loro forze, ho sentito che tra di loro milita perfino un Alto Mago della Torre di Hoeth. Probabilmente in tutti i Collegi non esiste un solo Magister in grado di paragonare le sue capacità ad un simile Signore della Magia.
Da una parte ciò mi spaventa, è qualcosa di completamente al di fuori del nostro controllo, ma le voci su di loro e le loro azioni fino ad oggi li hanno rivelati come ospiti assai graditi. Hanno dapprima offerto un pagamento per poter sostare entro le nostre mura, poi si sono offerti di commerciare viveri e infine, quando le scorte da Hergig sono state dirottate da un gruppo di predoni orchi, ci hanno fornito un drappello di soldati per aiutarci a recuperarle.
Come si può non considerarsi inferiori ad un popolo così onorevole, colto, antico, disciplinato e potente come quello degli Asur? Sebbene il Principe Drago si sia dimostrato degno di rispetto e fiducia non posso fare a meno di sentirmi a disagio in sua presenza, la sua cortesia è distaccata ed ogni favore ha più l'aria di una concessione che di un atto di gentilezza.
Il borgo è sicuramente protetto finché resteranno qui, probabilmente fino a primavera, ma quando saranno lontani non potrò fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.

Accennavo prima ad un'imboscata da parte degli Orchi. Erano un drappello di predoni che contava svariate decine di unità, con tanto di sgorbi e troll al seguito.
Ser Ludwig guidava la carovana di sussidii dalla capitale e loro sono riusciti a catturare tre dei quattro carri e carrozze dirette a Dustingfurt mettendo in fuga la scorta.
Inizialmente pensavo di recarmi sul posto insieme ad un numero limitato di soldati per riprendere il controllo della strada ed individuare il loro covo, poi il Capitano Asarnil ha disposto che alcune sue truppe scelte ci accompagnassero e quindi ci siamo spinti fino oltre il Boccale Solitario, dove i sopravvissuti all'agguato avevano trovato rifugio, alla ricerca della banda di pelleverde.

La mia prima battaglia, nulla di nemmeno minimamente paragonabile al più crudo degli scenari che il più terribile degli addestramenti possa presentarti.
Con Eruin e Tardas che fungevano da apripista, Ser Ludwig alla mia destra e Mastro Glodrin alla mia sinistra, due falangi di soldati Asur che ci proteggevano sui fianchi e gli uomini fidati del Borgomastro Hildebrandt dietro di noi, mi sentivo al sicuro quasi quanto in questa fortezza, come se stessi passeggiando nei suoi giardini invece che addentrandomi negli oscuri recessi del Drakvald, complice forse anche il candore del paesaggio di abeti innevati.
Prima arrivarono gli Sgorbi, un vero e proprio sciame di creaturine urlanti e scalcianti, completamente folli. Si riversarono contro di noi scavalcando gli scudi delle falangi Asur, ma restammo compatti e ne facemmo mattanza in pochi minuti, poi potemmo proseguire con passo più spedito.
I predoni ci attendevano oltre una radura rocciosa, avevano capito di non poterci sfuggire e si erano preparati ad assalirci. Ancora una volta furono i soldati Asur a formare la prima linea su cui si infranse più volte l'orda nemica.
Ho conosciuto la paura e la frenesia dello scontro nel momento stesso in cui i primi pelleverde sono riusciti a farsi largo attraverso le fila elfiche e ci sono piombati addosso urlando inferociti.
Restando compatti abbiamo respinto la prima ondata, ma poco dopo la foga della battaglia mi ha separato dalle mie guardie del corpo e mentre Ser Ludwig mi voltava le spalle mi sono trovato faccia a faccia con due nemici.

Ti assicuro che trovarmi davanti due orchi luridi e rabbiosi armati di asce grondanti sangue è stato l'incubo peggiore della mia vita fatto realtà.
Ho realizzato di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, nonostante la cotta di maglia, lo scudo e la presa sulla spada che è incredibilmente rimasta salda, non ho potuto fare altro che difendermi disperatamente dai loro affondi. Ho sentito fitte di dolore intense al braccio e alla gamba al punto da pensare che mi fossero state amputate di netto, poi ho sollevato lo scudo e sono indietreggiato pensando solo a restare in piedi e non farmi colpire di nuovo.
Porto il braccio sinistro ancora fasciato in petto, zoppico dalla gamba sinistra per via di una brutta contusione, sono vivo e respiro soltanto grazie all'intervento di Ser Ludwig.
Non ho idea del perché ci abbia messo tanto ad intervenire, so solo che frapponendosi tra me ed i miei nemici mi ha dato tempo per reagire e, sebbene ancora spaventato, ho avuto il coraggio di rifarmi avanti.

Beatrix... non ho mai ucciso un essere umano, ne ho affrontati in allenamento durante le lezioni di scherma che mio padre, Sigmar lo abbia in gloria, ha voluto che prendessi, ma trafitto dalla mia lama ho visto morire un predone orco. Gli occhi sbarrati da un colpo sotto la guardia mentre fronteggiava il Cavaliere, non si aspettava il mio attacco, si è voltato verso di me e mi ha fissato stupito, adirato, uno sguardo assassino i cui intenti sono mancati insieme alla forza delle sue gambe. Si è accasciato davanti a me grugnendo una qualche bestemmia nella sua vile lingua mentre l'acciaio della mia spada si trascinava fuori dalle sue verdi carni insieme a quel che restava della sua anima marcescente.

Poi sono sopraggiunti i troll.
Tre, uno dopo l'altro, il primo dei quali ha quasi divorato Matro Glodrin che è riuscito a trascinarsi via grazie all'intervento dei nostri compagni.
Ser Ludwig una volta assicuratosi delle mie condizioni s'è gettato nella mischia, assorbendo con lo scudo e la corazza i possenti colpi di quelle temibili creature, Tardas al suo fianco tempestava il nemico di fendenti con l'Ascia Runica di cui è in possesso, Eruin dalla distanza ha letteralmente crivellato di frecce il nemico mostrando una mira infallibile, senza sbagliare un colpo nonostante la frenesia dello scontro.
Gli Asur si sono battuti con valore ed impeccabile efficienza, i Bravi di Dustingfurt con ardore ed esperienza, io sono semplicemente sopravvissuto al mio Battesimo del Sangue.

Ho scelto questa strada, per quanto in molti possano considerarla una scelta folle per chi, come me, avrebbe la facoltà di scegliere una vita di agio e lusso. Forse è il sangue dei Von Auer che scorre in me, nonostante non abbia le doti belliche di mio fratello Kwinton e del nostro compianto Padre. Non credo più che basti passare la vita sui libri o nelle sale di allenamento, sporcandosi le mani di inchiostro e brandendo spade imbottite, per guadagnarsi il diritto di stare a questo mondo.
Se la Tempesta del Caos ci ha insegnato qualcosa è che tutti abbiamo il dovere di combattere per legittimare il nostro diritto di sopravvivere.
Non sono un guerriero, forse non lo sarò mai, ma le mie conoscenze, le mie capacità e l'autorità di cui sono per diritto di nascita insignito possono fare la differenza insieme ai valorosi che mi accompagnano, non ho intenzione di lasciare che tutto ciò venga sprecato.

Ho scritto già molto, vorrei soltanto aggiungere che l'investitura ufficiale di Ser Ludwig è finalmente avvenuta, sebbene privatamente ed in forma molto più ridotta rispetto a quello che avevo inizialmente preventivato, proprio a causa della concitazione degli ultimi eventi.
Il suo ritardo nell'ultimo scontro poteva costarmi la vita, ma è sicuramente a lui che devo salva la pelle. Finché non sarò in grado di cavarmela da solo devo solo assicurarmi che abbia bene a mente che la Mia vita vale più della Sua proprio in virtù del giuramento che ha fatto. Forse, essendo stato al seguito di un Errante, questo genere di devozione non gli è stata ben inculcata. Mi assicurerò che il concetto sia chiaro e sicuramente cercherò io per primo di essere più prudente in futuro.

Vorrei aver più tempo per approfondire adeguatamente ognuno dei numerosi argomenti che ho trattato e che saturano i miei pensieri, ma il mio dovere ed i miei studi mi reclamano, senza contare che è ora di cambiare le mie medicazioni.
Secondo Sorella Sylvia, e in larga parte grazie alle sue cure, dovrei rimettermi completamente in meno di una settimana.
Ti scriverò di nuovo al più presto per descriverti il progetto di creazione di un gruppo di Guardastrada promosso dal Conte Elettore e gli sviluppi della vicenda dell'Ascia Runica di Tardas, che pare debba essere reclamata da Mastro Goldrin in nome del suo popolo, oltre che i futuri esiti delle esplorazioni di Eruin, in cerca del motivo per cui dei predoni orchi si sono spinti così vicino alla capitale dell'Hochland.

Con devoto affetto.

Per sempre tuo.
                                   H.
Dustingfurt,
 27 Nuovannaio 2525

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