venerdì 14 febbraio 2014

La Grande Caccia



Dustingfurt Nuovannaio 2525

Mae Govannen Caranthir,

è da giorni che ormai l'inverno si è posato con il suo manto innevato sulla pianura antistante la cittadella, in giorni come questi in cui si è costretti dentro le mura o quasi riaffiora nella mia mente la grande caccia.Lo spirito del cacciatore, l'odore della preda, l'inseguimento a perdifiato tra le fronde di
Laurelorn, il baluginare al sole delle spade dei danzatori che con rumore squillante cozzano in contrasto con i loro canti mistici.Sento ancora dentro di me l'odore del fango colorato e delle tinture usate per colorare i nostri corpi asciutti e muscolosi, finalmente pronti dopo mesi di allenamento per la grande Caccia. Sento il rumore delle frecce scagliate attraverso gli alberi che con maestria e potenza si infilzano nelle verdi carni dei nostri assalitori.

Questo impasse mi sta snervando, la belva si sta destando in me, riesco a percepire un aumento delle mie percezioni, e so che questo può significare una sola cosa come tu mi hai insegnato.
Maestro, li sento, si stanno avvicinando, qualcosa nell'aria me lo dice, stormi che innaturalmente si levano all'orizzonte ad orari del tutto privi di senso, l'odore  del vento che trascina con se l'aspro puzzo di sangue. Di notte mi fermo ad osservare i monti in lontananza, qualcosa non mi torna. Forse è solo suggestione, forse è un altro dei miei sogni ad occhi aperti, forse è la noia che fa volare la mia mente lontano da qui, o forse no...

Arrivano notizie di attacchi dei pelle verde nel Drakwald, i cugini Silvani si stanno muovendo, e sai bene che quando si muovono qualcosa sta per accadere, giungono notizie addirittura di avvistamenti di Asarnil in sella a Mortezanna. Gli umani per ora prudentemente gli concedono libero passaggio, forse non si rendono nemmeno conto di quello che sta accadendo troppo presi, come sempre, nelle loro faccende interne.

Dustingfurt è in pieno fermento, dopo l'assalto stiamo ricostruendo le mura, che sorprendentemente hanno resistito e da pochi giorni si è insediata una famiglia di nobili nel borgo, i Von Auer. Sembra gente alla mano, per essere dei nobili,  gli affari di famiglia sembrano nelle mani del giovane rampollo Heimerick Von Auer, il quale si è dimostrato molto curioso sopratutto verso la mia attuale compagnia. Ci ha riempito di domande, non sembra un uomo d'arme , benche il fisico asciutto fa intravedere un mal celato interesse verso le questioni, ha il fare di un dimplomatico e la sfrontatezza e curiosità di un giovane umano. Si è sempre rivolto a noi con rispetto, sicuramente più di quello che mi sarei aspettato da un umano.

Caranthir, maestro, so bene che dopo aver superato la prova, mi hai sempre ripetuto di essere tuo pari, e per questo mi hai sempre ripreso nel chiamarti Maestro, eppure vorrei che ricordassi che per me sei come un padre, e rimarrai sempre colui che ha aperto i miei occhi ed il mio cuore alla comprensione dei segnali inviatimi dalla Signora, o come la chiamerebbero gli umani la Dama Bianca.

Oggi, come ieri, i tuoi insegnamenti mi rendono più consapevole del mondo che mi circonda, ed in virtù della conoscenza millenaria del nostro popolo mi sento responsabile di quel che accade o accadrà se io non rimango all'erta. Sento gravare su di me questa incombenza. Gli umani non si rendono conto di questi segnali, mi trovo spesso ad osservarli ed invidio spesso la loro spensieratezza, il loro viversi il mondo con affanno, la loro sete di conoscenza è encomiabile, ed allo stesso tempo pericolosa perchè potenzialmente potrebbe diventare una minaccia per se stessi e per gli altri.

Ti prego di portare i saluti alla mia famiglia, ed in particolar mondo a chi sai tu, ti prego di vegliare ancora una volta su mio fratello Nilisir, e spero che Artiglio sia sempre in forze come quando l'ho lasciato in custodia a te, sussuragli che è sempre nei miei pensieri e che presto o tardi tornerò e questa volta lo porterò con me.    


Uuma quena en’mani lle ume ri’mani lle umaya. Uma ta ar’lava ta quena ten’irste’.
(Non parlare di ciò che hai fatto o di quello che stai per fare. Fallo e lascia che parli per sé.)

Eruannon
(Nome antico per Eruin Da eru ="dio, signore" (in senso lato) e anna ="dono".)

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