martedì 1 ottobre 2019

Quel fattaccio brutto di via delle montagnole

Gennaio VII A.C.

Il professor Ethan frettolosamente chiuse la porta di casa, lasciandosi alle spalle anni di vita, portando con se le cose accumulate in anni di onorato servizio presso l'illustrissima
Università di linguistica di Beddingham. In quelle cinque pesanti valige era racchiusa la sua vita, quella che dal giorno seguente sarebbe diventata il suo passato, ma non c'era tempo per i rimpianti in effetti non c'era tempo in maniera assoluta. Doveva raggiungere al più presto Sottogradino, portava con se un terribile segreto. A dire il vero aveva provato ad avvertire chi di dovere nelle settimane successive alla sua clamorosa scoperta, ma le sue missive non erano giunte al destinatario a quanto pare. Il professor Connemara fervente sostenitore del movimento dei Liberissimi non avrebbe mai immaginato che si sarebbero spinti oltre la lotta politica. Questa svolta criminale voluta dagli alti vertici lo atterriva, lo disgustava, era solo un pretesto per affermare il movimento, usando il sangue di onesti cittadini per scrivere le pagine di una sanguinosa ed oscura propaganda sotto la ferma mano del capitano Kirkland.

Il movimento era cambiato in questi anni, si era passati da una giusta protesta ad un susseguirsi sempre più drastico di atti di violenza, e lui un linguista di fama domiciliare, non poteva insozzare il suo buon nome in questa maniera, ma sopratutto la sua coscienza gridava dentro di lui impedendogli di rimanere impassibile nei confronti di tale futuro eccidio. Kirkland, i cui discorsi erano scritti proprio dalla mano del professore, lo conosceva e non avrebbe mai voluto che lui venisse a conoscenza dell'attentato, eppure il Ragno Diablo fa le pentole ma non i coperchi, il caso volle che Connemara scoprì l'ardito piano per puro caso.

Per questo quella mattina si trovava sulla lussuosa carovana che da Altogradino portava verso il piano terra, era il mezzo più rapido per raggiungere brevemente Sottogradino e da li mettere al corrente l'integerrimo esercito imperiale e poter svelare l'ordito piano per la strage. I Liberissimi, dal canto loro, insospettiti dai strani movimenti del professore gli misero alle calcagna un professionista per controllarlo.

La carovana era bellissima, tre vagoni ricavati da vecchi involucri di sigaro del padrone, ingegnosamente collegati tra di loro da un complesso meccanismo aggancio e sgancio snodabile di chiara fattura sprigaelica. Alcuni addirittura vociferavano che ci fosse la saggia mente di Paracelso dietro cotale opera
ingegnereistica. Imponenti Topi Shire erano collegati al convoglio e funzionavano da potente motrice per la carovana, il personale si affaccendava per aiutare i ricchi passeggeri a prendere posizione negli scompartimenti, a sistemare il bagaglio a mano ed a stipare nel vagone magazzino di coda le valigie più pesanti.

Vi erano personalità provenienti da ogni luogo della Casa come ad esempio: Abby Margarite White l'ereditiera bella e misteriosa da poco diventata vedova, Mohammed El-Said lo sceicco proveniente dalla cantina con le sue bellissime mogli Salma e Zaafira al seguito, la decrepita Sig.na Anne McCorny una ottantacinquenne illibata, il celebre creatore d'essenze Franz Putsöösky rinomato tra tutti i nobili della Casa, non possiamo non citare il cadetto Arcadius Schulz pomposo rampollo del Reame, più che altro perché la sua fama di ufficiale è seconda solo al suo terribile carattere.
A far da contorno a queste celebri personalità c'erano invero anche alcuni personaggi alquanto pittoreschi, un famoso duellante, rampollo di una nobil famiglia vileziana, tale Jaco Zordi, un eccentrico silfide dai vestiti sgargianti Sean Green, i due vincitori delle eliminazioni del primo piano per il concorso annuale degli intrattenitori da strada, un famoso mimo Pier Ot-Mimò ed un oscuro escapologo Henry Houdini.

Il convoglio, animato dai suoi passeggeri, ci mise un giorno intero per arrivare alla stazione di scambio sul corrimano, tappa obbligata per trascorrere la notte e far riposare i possenti topi shire. Come consuetudine, i passeggeri furono sistemati nel lussuoso albergo della stazione di cambio, con qualche imprevisto la nottata passò, ma il professor Connemara non ebbe molto modo di dormire preoccupato per il fardello che portava con se, paranoico si chiuse in stanza, e passò la notte passeggiando freneticamente e parlando tra se e se. Inutile dire che la cosa non fu ben accetta dai passeggeri sistemati nelle stanze vicine, si vocifera che addirittura una porta di una stanza fu chiusa talmente vigorosamente che uscì dalla sua sede, per non parlare di strani rituali di coppia che provenivano da altre stanze e scene di gelosia tipiche di un libruncolo rosa da quattro granelli. Per non parlare di chi disse di aver visto Paracelso in persona fluttuare nell'aere, la domanda sorse spontanea "ma che bevande servono sul convoglio?" , la risposta fu più curiosa della domanda sicuramente da classificarsi come esotiche".

Con questo dubbio atroce si fece giorno e non v'era tempo da perdere, il convoglio doveva partire in perfetto orario, ne andava del buon nome dell'esclusivo e rinomato servizio. Nemmeno il tempo di riprendere il viaggio che un urlo riecheggiò per il convoglio, il tempo del professore era giunto al termine, a terra con il suo corpo anche il segreto che gelosamente custodiva, nella stanza una tazza da tè, un diario con una pagina strappata, e poco altro più.

Furono chiamate le autorità, stanziate alla stazione di cambio, si presentò un distratto e facilone ispettore, tale Hercule Escargot, figlio raccomandato del magnate della ristorazione ed il suo "molto paziente" attendente Marcus Steiner vice ispettore, la cui unica colpa fu quella di essere stato nominato suo secondo.

Da li a poco iniziarono le indagini che come consuetudine del famigerato Ispettore Escargot, furono concluse in tempi rapidissimi e fu accusato il primo Sluagh che passava di lì, il povero Jaco Zordi, fu tratto in arresto, ma grazie al rapido intervento di alcuni passeggeri fu chiara la sua completa e totale estraneità dei fatti.

L'ispettore piuttosto distratto dalla vedova soladina avallò la geniale, a suo dire, idea avuta dal suo vice, ovvero quella di mollare la pratic...hemm, chiedere l'aiuto dei suddetti intrepidi passeggeri. Si da il caso che di questo gruppo facessero parte alcune unità militari del primo piano, un alacre sovraintendente militante presso la dogana di Altogradino, con topino al seguito, tale Derfel McAdarn, coadiuvato da un' energica e possente Boggart il soldato scelto Rebecca Stanford, questi due chiesero un consulto professionale di una assai colta esploratrice Nora Eberhardt, che li aiutò nell'esame della scena del crimine.

Le indagini, poco ufficiali ma molto avallate, proseguirono per qualche ora, fino a quando uno spazientito capotreno non pressò affinché il convoglio riprendesse il suo viaggio, infatti cascasse il tetto la prestigiosa Carovana non poteva arrivare talmente in ritardo da saltare un viaggio, non era mai successo ne sarebbe mai potuto succedere. Durante la seconda parte del viaggio, si susseguirono gli interrogatori ed il gruppetto di "ispettori" si fece letteralmente in tre per cercare di dipanare l'ingarbugliata matassa dei fatti. C'erano indizi che portavano in ogni direzione ed in nessuna in particolare, le sfaccettate vite dei nobili passeggeri sembravano intrecciarsi tra di loro come una terrificante tela di ragno.

A notte fonda il convoglio giunse, finalmente, alla stazione di Sottogradino, il cerchio si stringeva attorno all'assassino a cui non rimase che darsi alla fuga facendo perdere le sue tracce, ma lasciando dietro di se la pagina strappata al diario del professore, recante un enigmatico messaggio in codice, a seguito della colluttazione con la guardia che presidiava il portellone d'uscita della carovana.

Il mistero però era tutto fuor che svelato, perché l'assassino aveva ucciso un famoso linguista ?
Quale oscura vicenda si nascondeva dietro a tutto questo ?
Cosa significava quel codice ritrovato in possesso dell'assassino, che era presumibilmente l'ultima cosa scritta dal professore?

Gli intrepidi omini, insigniti dell'incarico di proseguire le indagini dal vice ispettore Steiner, seguirono l'unica pista possibile ritrovandosi a tu per tu con i malviventi. Ne scaturì una furibonda lotta nei pressi di una villetta nella parte bene di Sottogradino, di proprietà di un amico e collega del Professor Connemara. Scoprirono un ulteriore delitto, il proprietario di casa era stato brutalmente assassinato e con la sua vita forse anche il mistero legato agli assassini era volato via.

Fu grazie al saggio intervento dell'ormai famigerata squadra di omini che si arrivò alla traduzione del misterioso messaggio lasciato in punto di morte dal professore.

"Attentato alla Carovana impedirne la partenza "


Non vi fu il tempo per lo sgomento della scoperta, il messaggio doveva essere recapitato al più presto alla stazione di Sottogradino, il tempo stringeva la carovana stava per partire, per questo si lanciarono per le strade correndo a perdifiato tra la folla che iniziava a brulicare per le viuzze.

Per fortuna il convoglio era ancora in stazione, erano riusciti nell'intento, sarebbero stati degli eroi...sarebbe stato bello se non fossero stati fermati per accertamenti dal solerte Ispettor Escargot.

Fu così che la carovana partì e la videro allontanarsi verso il suo fatale destino...


Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento a questo post :