giovedì 25 agosto 2016

Cresciuto su Caribdus


Juan Jesus Navarro Blanco era nato su una nave, era cresciuto in mezzo al mare ed i suoi primi ricordi erano legati al Capitano Do Santos ed al suo Cerdo de Agua.
Aveva avuto il suo battesimo come membro effettivo della ciurma in una mite notte estiva, nel Mar dei Caraibi, quando ebbe il permesso di incidere le sue iniziali sul castello di poppa, accanto al nome del Capitano e del resto dei marinai: J.J.
Nel giro di poche settimane da quel magico momento il ragazzo ebbe anche il suo battesimo del fuoco quando il Cerdo si lanciò all'inseguimento della Endevour, un brigantino pirata al comando della famigerata "Mudface" Molly. L'intera situazione ebbe un risvolto inaspettato, dato che la criminale si rivelò essere una vecchia conoscenza del Capitano Do Santos impegnata in una lotta continua con la Corona Inglese per la liberazione degli schiavi tenuti in cattività nelle piantagioni caraibiche. Così il giovane J.J. alla tenera età di 12 anni, si trovò coinvolto in un'avventuroso assalto al fortino delle Giubbe Rosse, al fianco di valorosi marinai, intrepidi pirati e coraggiosi schiavi in cerca di salvezza.

Fu questa la scintilla che mise in moto gli incredibili avvenimenti che seguirono.
Al termine dell'assalto gli Inglesi riuscirono infatti a risalire, grazie alla soffiata di un traditore, al nascondiglio di Mudface Molly dove il Cerdo era alla fonda per riparazioni. Do Santos ed i più valenti delle due ciurme unite salparono sulla Endevour all'inseguimento della nave giunta in esplorazione prima che questa potesse tornare a riferire quanto scoperto al resto della flotta.
Dopo pochi giorni di inseguimento le due navi finirono coinvolte in una violenta tempesta in cui il vascello inglese venne inghiottito tra i flutti. Do Santos riuscì invece a domare la bufera e quando i venti finalmente si placarono la Endevour si ritrovò a navigare in acque ignote, in uno sconfinato cimitero navale. J.J. ed altri marinai giurarono di aver sentito il richiamo di aiuto di una fanciulla in mezzo al marasma, ma di lei nessuna traccia.

Mentre Do Santos nella cabina del Capitano scandagliava le carte nautiche cercando di capire dove si trovassero la nave venne urtata da qualcosa sotto il pelo dell'acqua. Anche se inizialmente tutti pensarono ad uno scoglio, si resero presto conto che si trattava di una immensa creatura marina che in pochi attimi replicò l'assalto danneggiando gravemente lo scafo. Il secondo di Mudface Molly, Samuel BlackSam Morgan, rimasto a governare la Endeavour insieme a Do Santos, riuscì miracolosamente a portarla a terra, sulle sponde di un'isola selvaggia, immensa e lussureggiante.

Fu così che Do Santos e la sua ciurma, di cui J.J. faceva orgogliosamente parte, approdarono per la prima volta sul suolo di Caribdus, per loro sfortuna però proprio in uno degli arcipelaghi più pericolosi: Torath-Ka.
La breve e violenta avventura vissuta sull'isola degli uomini rossi diede subito misura alla ciurma della Endevour della pericolosità e straordinarietà del luogo in cui si trovavano, alcuni giorni dopo i pochissimi superstiti alle creature preistoriche, ai sacrifici Ugak e le loro divinità primordiali riuscirono ad abbandonare l'isola su una piccola monoalbero rattoppata, lasciandosi alle spalle il relitto della Endevour e molti compagni caduti.
Do Santos perse entrambe le gambe in quella occasione, i sopravvissuti a Torath-Ka vennero tratti in salvo dal resto dell'equipaggio tra cui il giovanissimo J.J.

Cuwajo si dimostrò un'isola molto meno ostile e gli indigeni di Tulago ospiti molto più accoglienti e misericordiosi. Fu grazie a loro e presso di loro che i feriti riuscirono a ristabilirsi ed iniziarono ad orientarsi in un mondo che scoprirono essere assai distante e profondamente diverso, sebbene affine, al Mar dei Caraibi dal quale provenivano.
J.J. dovette adattarsi e crescere in fretta per aiutare il Capitano e la sua ciurma a trovare un posto in quel nuovo Nuovo Mondo.

Quando le ferite fisiche e spirituali iniziarono a guarire, Do Santos mise a disposizione la sua esperienza per entrare in affari con la gente di Tulago. Lasciò il comando della nave a BlackSam e la responsabilità dei commerci a Yanez. J.J. rimase però sempre il suo uomo più fidato.

Il ragazzo aveva una vera e propria venerazione per l'uomo che l'aveva cresciuto, per lui Do Santos era come un padre e la ciurma i suoi fratelli maggiori, non conosceva legami più profondi di quelli.
In pochi anni divenne un abile marinaio, dall'animo avventuroso e pronto ad obbedire ad ogni ordine, lesto ad arrampicarsi ed ansioso di dare il proprio contributo.
J.J. scoprì che Caribdus era un luogo assai più variegato e misterioso del mondo da cui provenivano. Conobbe le razze intelligenti che lo popolavano, a partire dai pittoreschi Masaquiani fino alle etnie più assurde e bizzarre.

Vivere la vita e le esperienze del viaggio e del mare era tutto ciò che il giovane potesse desiderare. Ogni viaggio attorno all'isola di Cuwajo che il piccolo schifazzo intraprendeva portava nuove entusiasmanti esperienze e J.J. non chiedeva di meglio che poterle vivere a pieno al fianco dei suoi compagni.

All'età di 17 anni Juan Jesus Navarro Blanco era già un vero lupo di mare, divenne inoltre un incredibile nuotatore e tuffatore, in grado di impressionare persino alcuni Doreen e la maggior parte della gente dei porti visitati con audaci tuffi acrobatici da oltre 20 metri d'altezza.
I Masaquiani ed i locali iniziarono ad applaudire le sue bravate acrobatiche e salutarlo come Blanco, o El Blanco, il secondo dei suoi cognomi ed anche riferito al tatau che nel corso degli anni aveva iniziato a disegnare con inchiostro bianco sul suo braccio destro, a partire dal fortino delle Giubbe Rosse in fiamme fino agli elementi più significativi delle più recenti avventure vissute per i mari di Caribdus.




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