Lo letto mio ancor rimembra lo profumo de cotal donna
rossa de chioma et ribelle de core rese lo sbatacchio mio colonna
Al cospetto suo la lingua per favellar non serve,
perchè la usa talmente bene che finisci tosto ma inerme
le corde non servon a colei per fissarti a lo letto
lo sguardo suo tramuta te in docil et ubbidiente cagnetto
Con gran sollazzo et godimento
due corpi nudi avvinghiati sul pavimento
Lo vigore et lo spirito nelle tue stanche membra ritorna
come lo Sole rischiara lo morbido manto de cervo con le corna
Una promessa fatta a lei è debito a buon bisogna
che tu ad aprir la porta vai ignudo senza vergogna
La scelta è ben presto fatta
la statua de Xeria in salvo va tratta
Tristano
lo scarlatto peregrino
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un commento a questo post :