--- Il sogno prosegue ---
Nitari : "C’era una volta un Ibis grigio come l’acciaio
che sfidò un grande leone nero, che si diceva essere capace di far diventare
pazzi animali e uomini con il solo suo intenso sguardo. Il piccolo Ibis non
aveva paura e con i suoi occhietti gialli lo sfidò con uno sguardo placido.
Il leone cercò di avvicinarsi all’ibis,
incuriosito dal fatto che aveva tre occhi, non appena il leone si avvicinò,
l’uccello spiccò il volo. Per un giorno intero il leone inseguì l’ibis, che
continuava a scappare un momento prima che il leone fosse pronto a raggiungerlo, al
crepuscolo l’uccello si andò a rifugiare in una caverna tra le montagne
Tricarniane, ed il leone esausto lo seguì. Dentro l’oscura caverna, proprio
sotto ad una piccola cascata si era formata una pozza di acqua, l’ibis era
fermo nel mezzo. Il leone si avvicinò di soppiatto e sicuro di se stesso spiccò
un grande balzo convinto di afferrare la sua preda.
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