Lo Peregrino è bello e pronto
rinfrascata la mente e pagato lo conto
Le rime sue escono come acqua da sorgente
millanta storie per inbonì ed incantà la gente
Con l'ambre in tasca, la mente sgombra e la panza piena
toccherar andar a salvà le anime nostre da sta nefasta pena
L'amici dalla nostra son più de li nemici contro
niun periglio, cavaliero o furfante a noi po esse pronto
Niuna compagnia si variegata e sgangherata
si aspettavan fin qui saria arrivata
Lo potere nostro invero come lo Peregrino ve spiega
è l'unione d'intenti e l'amicizia che ci lega
Far del bene alla fine paga ricompensa
un ultimo sforzo e poi a festeggiar si pensa
Una volta ancora compagni miei v'esorto seppur così diversi
affilate le padelle, le ampolle, li incantamenti e li versi
Questa volta non abbiamo alternativa alcuna
Ce tocca far passar lo cammello dentro dell'ago la cruna
Che so ste facce buie e preoccupate
Pensate a quante n'avem passate
Io de pietra benchè mi dona non voglio restar
Orsù ogni forza non c'e' concesso de lesinar
Stringiamoci a coorte verso la gloria
de Laitia nostra riscrivemo la storia.
Lo Scarlatto Peregrino
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