Da lo libbbbro de lo Musico che voleva conoscer lo mondo….
Lo scontro breve fu. Se lo si possa definire scontro o no lascio
a voi amanti dalla illustre conoscentia stabilirlo. Tosto fu il ratto de li tre
malcapitati, inutile fu mover resistenza a li troppi nemici schieratosi contra
li nostri eroi. Mano Marcia, forte de n’armata de BiroBiro richiese ed ottenne
la consegna de li fuggitivi, a nulla potè il gagliardo tentativo de opporre
resistenza de li nostri. Non contento, l’infingardo Maco chiese alle oscure
forze che venera di aprir no squarcio sotto li piedi de li poveri nostri eroi,
che vennero inghiottiti dalla voragine ad eccezion fatta dell’arzillo musico.
Tristano svelto de gamba ed agil di mano balzò da lo cavallo appena in tempo per
aggrappasse a lo bordo de la cloaca magica invocata da lo losco figuro.
Li compagni sua, a triste fato furon lasciati e vennero da
la terra fagocitati, lo rumore assordante e la polvere si riversaron pe l’aree
ma non fu quella la peggior sorte, giacché tanto fracasso andò a disturbar de
lo vermone il sonno da basso. Nemmeno lo tempo de riprendersi da la rovinosa
caduta ebbero li nostri eroi che una più “grossa” ed affamata sfida si
apprestava a sbarrar lor il passo. Uno vermone noto come “ lo Grande Vermone de
la Bassssha “ mostrò le fauci e li denti ai poveri dall’alto cadenti.
Lo musico ancora stupefatto per lo balzo felino siffatto, che
gli ricordò quella volta che dovette gettarsi con simil gesto atletico da la
finestra de Ginetta la pepetta, per sfuggir a lo rientro dello marito in camera
da letto.
*COF COF COF *
Ordunque dicevamo….che non ebbe nemmeno lo tempo per
riprendersi da tale disumana prova di leggerezza atletica che stupì prima di
tutti se stesso, che dovette imbracciar lo zufolo ed intonar la canzona “de lo serpente incantato sotto a lo cielo
stellato che però oggi tanto stellato non era” non era molto convinto, men che meno li suoi
compari, che avrebbe funzionato ma cos’altro potea far uno povero musico
bistrattato e vezzeggiato da li malanni e dalle sventure alle quali incorrea ne
li ultimi tempori ?
E così “ firulì che firulà “ le note sortian da la canna de
lo zufolo e lo Vermone, uscito da li meandri de la nera terra prestò attenzione
e rimase como incantato da le dolci note de lo zufolo da du sordi comprato a lo
mercato de Aguisgrana indo a tanto se compra ed a poco se magna ma solo la coscia
de rana.
Co lo vermone 'ncantato lo musicante se avviò alle calcagna
de li nemici a pedagna, mentre li compagni sua se riassestaron uscendo da la
fossa con lividi ed ammacchi alle ossa.
Se rincontraron più avanti pe la strada tutti quanti, visto
che Tristano n’ era mica tanto bravo a seguir le tracce come era invece abile e
sverto de mano.
De li a poco raggiunsero la grotta de la lupa Abba, fecero
fori li BiroBiro de guardia e sinperticaron per lo sentiero che conducea a lo
fondo de la grotta. Arrivaron in tempo prima che lo sacrificio fu perpetrato mentre
la lupa immobilizzata da na forza magica pe la rabbia emettea ululato.
Lo vermone a lo comando de lo musico da le viscere de la
terra emerse proprio mentre la forza magica, che fermava la temibile Lupa si
arrestò, essendo lo maco con lo dito adunco colto di sorpresa da lo assalto de
li nostri eroi. Ed iniziò la feroce e sanguinolenta pugna…
TRISTANO
LO SCARLATTO PEREGRINO
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